Bullismo-cyberbullismo
Bullismo-cyberbullismo.
Tipologia
Regolamento
Descrizione estesa
Bullismo-cyberbullismo.
Educazione al rispetto, costituzione e cittadinanza, bullismo e cyberbullismo
Sul sito dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna è stato recentemente pubblicato il volume "Riflessioni social...con le mani in rete": per i docenti, i genitori e gli operatori scolastici esso costituisce un importante atto di formazione-informazione sulle tematiche dell'educazione alla legalità e cittadinanza attiva (e nello specifico sull'educazione contro bullismo e cyberbullismo).
Piano nazionale per l'educazione al rispetto, Linee guida nazionali e Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole.
Di seguito riportiamo la Nota della Direzione Generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione del 27 ottobre 2017, il Piano Nazionale per l'educazione al rispetto, le Linee guida nazionali (art. 1 comma 16 L. 107/2015) e le Linee di Orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo nelle scuole.
"Il fenomeno del bullismo è una manifestazione di forte disagio infantile e adolescenziale sempre più diffuso.
Attraverso l'uso crescente della tecnologia con pc, tablet, smartphone e della comunicazione on-line, ha assunto le forme pericolose e subdole del "cyber bullismo" mediante il quale si agisce in anonimato con messaggi e pubblicazioni lesive sui siti web.
Valutando che tali fenomeni, possono, se non adeguatamente controllati e orientati, manifestare i primi segnali di nascita, anche nelle scuole del primo ciclo, si fa presente che, protagonisti del fenomeno "bullismo" e "cyberbullismo" sono da una parte i bulli che ripetutamente sfruttano una situazione di superiorità per aggredire, denigrare, insultare e isolare un compagno e dall'altra, le vittime che spesso, in condizioni di particolare vulnerabilità, non riescono a difendersi e a reagire, vivendo quindi uno stato di profonda sofferenza ed emarginazione.
Accanto a loro giocano un ruolo altrettanto rilevante gli "esterni", i compagni, che assistono agli episodi o sono informati del loro verificarsi in qualità di testimoni passivi.
Dalla consapevolezza di queste realtà si origina l'esigenza di conoscere, prevenire e contrastare il fenomeno, finalità che il Ministero dell'Istruzione ha cominciato ad attuare dal 2007, all'interno di una serie di interventi nelle scuole, per mettere in atto strategie mirate ad arginare il bullismo e le sue molteplici espressioni.
Oltre ai vari piani realizzati, dei quali si evidenziano l'apertura di una casella di posta*,linee telefoniche dedicate e un sito web per segnalazioni e richieste di indicazioni e consigli, dal 2012 il Miur ha aderito al piano comunitario europeo "Safer Internet".
Il progetto "Generazioni connesse-safer internet centre italiano" co-finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal Miur, agisce insieme a vari "partner" italiani che si dedicano alla sicurezza in rete operando su più fronti.
Inoltre il Ministero dell'Istruzione intende "reinterpretare" i compiti e le funzioni operative e concrete di tutta la struttura organizzativa per il contrasto al bullismo, che fino ad oggi aveva il suo punto di riferimento negli Osservatori Regionali e trasferirla presso i CTS: Centri Territoriali di Supporto a livello provinciale.
"Le linee di Orientamento" di seguito allegate ed elaborate dal Miur, rappresentano una guida per le Istituzioni Scolastiche con l'intento di rinnovare le modalità d'intervento avviate in questi anni, non per annullare le precedenti, ma per integrarle con nuove osservazioni, procedure ed esperienze in sintonia con le trasformazioni avvenute nel tempo sul piano sociale, etico e culturale.
A conclusione di queste riflessioni, va sottolineata l'influenza che scuola e famiglia rivestono per favorire la diffusione di un atteggiamento di accettazione, rispetto ed educazione nei confronti della diversità; in modo specifico la prima è chiamata ad adottare misure per prevenire e fermare forme di violenza e intolleranza, mentre alla famiglia si chiede collaborazione non solo per educare i figli, ma anche per la tutela e la sorveglianza dei loro comportamenti, nell'ottica della loro crescita responsabile e matura.
Vista l'importanza del tema si chiede ai docenti e a tutto il personale della scuola di leggere con attenzione i testi allegati e di continuare ad attivare tutte le modalità e le strategie educative possibili, per evitare forme di bullismo e disagio e formare ed educare futuri cittadini attivi e consapevoli!"
Documenti allegati:
Attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti e dei fenomeni di bullismo in ambito scolastico - servizio sms:
In riferimento alla Direttiva del Ministero dell’Interno del 15 settembre 2014, che prevedeva l’attivazione da parte delle Prefetture di un servizio sms volto alla segnalazione di fenomeni di bullismo e di spaccio di sostanze stupefacenti in prossimità delle scuole, si informa che anche nella provincia di Forlì-Cesena la Prefettura ha attivato uno specifico numero di telefono (43002) cui potranno essere indirizzate, esclusivamente via sms, segnalazioni di episodi di spaccio e di bullismo.
Nel testo del messaggio va indicata la provincia dalla quale si scrive.
Tale servizio ha l’obiettivo di avvicinare la popolazione giovanile alle istituzioni preposte alla prevenzione e al contrasto di tali fenomeni, nonché di rafforzare la consapevolezza del ruolo e del contributo dei cittadini in tema di sicurezza e prevenzione.
Si precisa che è comunque sempre possibile contattare direttamente le Forze dell’Ordine ai numeri 112 o 113 per segnalare episodi o situazioni di spaccio e/o di bullismo.
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